LA PATRONA

Santa Caterina d’Alessandria Vergine e Martire

Secondo l’insegnamento della tradizione cristiana, Caterina di Alessandria nacque alla fine del IIIo secolo dal re Costus della Cilicia e da Sabinella, figlia del principe dei Samaritani, che le diede in dote la terra di Egitto, nella regione di Alessandria.

|Bartolomé Esteban Murillo, Santa Caterina de Alexandria, 1650-55

Caterina era bella, nobile e colta per avere frequentato la Scuola di Alessandria, imparando varie arti: eloquenza, poesia, musica, architettura, scultura, plastica e coreografia. Caterina, orfana di padre, decise con sua madre di andare ad abitare ad Alessandria dove Sabinella fece la conoscenza dell’eremita Ananias che le parlava di Dio e l’istruì nella fede. Scopri Gesù Cristo, lo accolse nella sua vita e chiese il battesimo. Lei parlava di Gesù a Caterina che però lo rifiutava. Arrivò per Caterina l’età di contrarre matrimonio. Sua madre e i dignitari del regno di cui Caterina era ereditiera la esortavano a prendere un marito per dare una successione secondo le norme al regno, affinché non finisse in una ribellione degli ambiziosi. Diversi principi della regione sentendo parlare della sua sapienza e bellezza, la volevano come sposa, ma lei non li accettava, sicura di primeggiare sulla madre e sui grandi del regno in scienza e sapienza.

Sabinella confidò tutto all’eremita Ananias, chiedendogli di pregare in favore di Caterina. Caterina e sua madre fecero un sogno simile da cui rimasero colpite e turbate: videro una Signora bellissima, circondata da principi. Ella diceva a Caterina: “Tutti questi principi sono sottoposti a mio figlio, l’Imperatore della Gloria. Se vuoi, scegli per sposo quello che ti piace di più”. Caterina alla richiesta di questa Signora, non volle alcuno di loro al di fuori dell’Imperatore della Gloria. La Signora domandò all’Imperatore: “Volete questa giovane come vostra sposa?” Egli rispose che non la voleva perché pagana.

                                       |Bartolomé Esteban Murillo, Santa Caterina de Alexandria, 1650-55

Caterina e sua madre chiesero l’aiuto dell’eremita Ananias per capire quel sogno. Illuminato da Dio, Ananias disse loro: “La Bellissima Signora è la Santissima Maria, Madre di Dio. L’Imperatore della Gloria è Gesù, i principi e gli esseri celesti sono Patriarchi, Profeti, Apostoli, Santi e Angeli. L’eremita aggiunse che se Caterina avesse voluto l’Imperatore della Gloria sarebbe stato necessario che si facesse cristiana. L’Eremita istruì Caterina che, con fervore, ricevette il battessimo. Caterina nella sua preghiera era sostenuta da Gesù. Il segno che Gesù l’accettava come sposa era l’anello che le aveva messo al dito in sogno. La carità Divina infiammò Caterina e l’avvolse di rispetto e di tenerezza. La vita cristiana di Caterina era assidua, impegnata, fatta di carità verso i poveri, nutrita dal vangelo del suo Sposo. Questo fece infuriare i grandi del regno. L’Imperatore Massenzio volle conquistare la bella Caterina, ma non ci riuscì. Convocò gli eruditi promettendo loro regali ed onori, per convincere Caterina che era in errore. Caterina, consapevole del duello intellettuale, fece la sua preghiera a Gesù, confutò i sapienti, la loro dottrina, l’autorità degli dei. I sapienti e molti fra il popolo, si convertirono a Cristo.

Massenzio infuriato ordinò che i sapienti fossero bruciati vivi sulla piazza pubblica, il giorno seguente. Per suo ordine, Caterina fu incarcerata, flagellata, condannata al carcere buio, senza mangiare né bere. Dal carcere conversò con l’imperatrice e il generale Porfirio che l’accompagnava. Essi aderirono a Cristo con tante altre persone. Massenzio ordinò di martirizzarla con la macchina con coltelli e punte di ferro in quattro grandi ruote, fece uccidere la propria sposa, il generale Porfirio e i suoi soldati. Dopo la preghiera di Caterina, un Angelo disceso dal cielo in un turbine ruppe la macchina in pezzi facendoli proiettare sui carnefici. Dopo crudeli tormenti, le tagliarono la testa con la spada.

Fin da allora, è venerata da tanti cristiani. Chiese e monasteri sono a lei dedicati.  La sua venerazione si propagò nella cristianità dell’Oriente e in tutta la Chiesa Greca ed in Occidente nella Chiesa latina. Caterina viene rappresentata con gli strumenti del suo martirio: ruota spezzata, la spada e la palma della purezza di cuore. È celebrata il 25 Novembre ed è patrona degli studenti, scienziati, sapienti e filosofi.

Patrona della sua chiesa parrocchiale, è lei che Regina Protmann scelse per essere Patrona della famiglia religiosa che fondò.

Secondo il libro: Giovane Coraggiosa. Vita di Santa Caterina d’Alessandria. Testo portoghese: Berenice Ziviani & Cecilia Petry. Tradizione italiana: Celsa Bernardi & Robusto Solari.