I suoi genitori, Anton e Klara (nata Graf), avevano una fattoria. Dopo aver completato la scuola primaria, frequentò la scuola secondaria a Pieniężno. Già durante la scuola cercò il contatto con le Suore di Santa Caterina. All’età di 19 anni Dorotea entrò nella Congregazione delle Suore di Santa Caterina. Il 1° aprile 1937 iniziò la sua formazione nel postulato e il 25 ottobre dello stesso anno, durante la professione, prese il nome religioso di Maria Gunhild.
Prima ancora che lei prendesse i voti, scoppiò la Seconda Guerra Mondiale e il ritmo della vita religiosa fu sconvolto. Un folto gruppo di rifugiati polacchi arrivò al convento e parte dei locali furono trasformati in un ospedale sostitutivo per gli abitanti di Braniewo. Il giorno fissato per la celebrazione dei primi voti religiosi, nel reparto infettivi del convento, arrivarono i primi bambini affetti da difterite. In questo clima, suor M. Gunhild pronunciò i voti temporanei il 26 ottobre 1939 e fu assegnata al lavoro educativo dei bambini. Viene ricordata come una suora affascinante e modesta che, sicura della sua scelta di vita, svolgeva i suoi compiti con coscienza e gioia. Si dedicava con instancabile dedizione al lavoro affidatole con i bambini, era una brava insegnante e amava ciò che faceva. Era una persona benvoluta e rispettosa degli altri. Apprezzava la gentilezza di coloro che la circondavano.
La limitazione del lavoro delle suore in campo educativo da parte delle autorità naziste fu il motivo per cui fu trasferita nella comunità dell’ospedale municipale di Olsztyn. Nel 1941 assunse un lavoro d’ufficio nell’amministrazione dell’ospedale. Qui contrasse la tubercolosi. Fu ricoverata in un reparto dell’ospedale di Lidzbark Warmiński e poi si riposò a Dietrichswalde (Gietrzwald). A un certo punto, a causa dell’aggravarsi della malattia, fu inviata all’ospedale per tubercolosi di Orneta. La malattia non la estraniò completamente dalla vita. Con il suo atteggiamento di gioia e il suo modo di comportarsi, fece sentire a tutti la vicinanza di Dio. Essendo lei stessa una malata, aiutava volentieri gli altri sofferenti.
Nell’inverno del 1944, quando la situazione degli abitanti della Prussia orientale si fece sempre più difficile, attraversò una fase acuta di tubercolosi. Nel gennaio 1945 ebbe luogo l’evacuazione dei pensionanti e del personale di Orneta. Rimasero i malati più gravi, che non erano in grado di affrontare le difficoltà della fuga a piedi, ma dovettero trasferirsi nelle cantine. A prendersi cura di loro c’era ancora un gruppo di suore decise a rimanere con i loro assistiti.
Il 15 febbraio i sovietici entrarono nel seminterrato dell’ospedale. Suor M. Gunhild si difese disperatamente dagli stupri. Fu duramente picchiata e anche colpita con armi da fuoco. Probabilmente solo nel pomeriggio, approfittando della temporanea assenza dei soldati, le altre sorelle riuscirono a raggiungere le tre sorelle massacrate. Suor M. Gunhild giaceva in una pozza di sangue che trasudava dalle ferite sul materasso e sul pavimento. Aveva ricevuto un colpo al petto, alla clavicola e all’avambraccio.
Chi conosceva Suor M. Gunhild sapeva che aveva un’anima molto sensibile. La sua fede nella presenza e nella guida di Dio, radicata fin dall’infanzia, era più forte del dolore costante che la accompagnava. Scambiava la disperazione e il grande senso di dolore con una consapevole fiducia in Dio. L’elevata perdita di sangue, la mancanza di farmaci, la cattiva alimentazione e la tubercolosi fecero sì che, nonostante il suo giovane corpo, non riuscisse a riprendersi. Morì dopo 15 settimane di sofferenza, il 30 maggio 1945. Fu sepolta nel cimitero di Orneta. Aveva 27 anni.
Le sorelle che l’accompagnavano non poterono dimenticare ciò che era accaduto e l’atteggiamento di M. Gunhild, la sua calma e la sua fiducia nella scelta del bene sul male. Questo significa che aveva perdonato completamente i suoi aguzzini. Nel dicembre 2020, i suoi resti mortali sono stati trasferiti nel cimitero conventuale di Braniewo.